Il cambiamento climatico è ormai sotto gli occhi di tutti e grazie a Greta Thunberg e altri attivisti, i riflettori si sono accesi su questa preoccupante tematica e l’allarme è scattato in tutto il mondo: non si contano le idee e le iniziative, soprattutto giovanili, che mirano a contrastare l’inquinamento, a ridurre gli sprechi e a ottimizzare le risorse. D’altro canto, sembrano invece scarseggiare proposte concrete da parte dei governi e delle istituzioni mondiali, come se il problema non fosse mai in cima all’agenda politica. Azioni di più ampia portata che puntino a un vero cambiamento globale sono diventate necessarie e urgenti; senza di esse sarà molto complicato invertire la rotta.
Non si pensi però che la responsabilità sia solo di chi governa: ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte nella riduzione dell’impatto ambientale di ogni singola azione quotidiana; non è più tempo di delegare ad altri la cura del pianeta.
Per aiutarvi a raggiungere questo obiettivo, abbiamo deciso di stilare una lista di piccole accortezze e piccoli impegni che possono fare la differenza.
Piccoli gesti per salvare il mondo.
Abbi cura dei beni comuni e del verde pubblico.
Ci sono piccole azioni che purtroppo sono entrate da decenni tra le nostre cattive abitudini quotidiane: gettare i mozziconi delle sigarette, le gomme da masticare o altri rifiuti a terra o nei tombini, per esempio, ha un impatto ambientale devastante. Un mozzicone di sigaretta impiega da 6 mesi fino a 12 anni per decomporsi in natura mentre un chewing-gum più di 5 anni. I numeri diventano ancora più allarmanti se prendiamo a esempio una lattina in alluminio lasciata su una panchina, 100 anni, o un sacchetto in plastica non biodegradabile abbandonato a bordo strada, più di 400 anni. Oltre ai danni che queste apparentemente innocue azioni arrecano all’ambiente, bisogna anche considerare quanto un rifiuto gettato a terra o una scritta su un muro possano condizionare la bellezza e l’ordine delle nostre città e di conseguenza il benessere dei cittadini. Rispettare il bene comune è positivo per sé stessi e per gli altri, così come avere cura del verde pubblico, tenendo puliti giardini e parchi come fossero casa propria.
Fai la raccolta differenziata e smaltisci i rifiuti speciali in modo corretto.
Potrebbe sembrare banale ribadire l’importanza della raccolta differenziata ma purtroppo così non è. Ancora molte zone del nostro Paese e quartieri di grandi città non sono organizzate per la raccolta differenziata e le cronache dei telegiornali ci raccontano di situazioni di accumulo di rifiuti e difficoltà da parte delle amministrazioni comunali nella gestione dello smaltimento. Ma anche in questo caso la responsabilità è principalmente nelle mani dei cittadini che sono chiamati ad applicare la giusta attenzione nella separazione puntuale e corretta dei propri rifiuti o a riciclare in casa quanto possibile. Per aiutarci in questa importante missione, vi consigliamo una app a dir poco fondamentale: Junker permette di capire come differenziare i rifiuti secondo le regole della propria città o del proprio quartiere attraverso un veloce scan del codice a barre dell’imballo da smaltire.
Inoltre, è necessario smaltire i rifiuti speciali nel modo giusto: le pile negli appositi contenitori presenti nei centri commerciali (una batteria non smaltita correttamente impiega 200 anni a decomporsi), i medicinali scaduti presso le farmacie, gli olii esausti e tutto ciò che non è differenziabile all’interno delle abitazioni presso le oasi ecologiche delle nostre città (qui un elenco).
Secondo le stime di Legambiente riciclando la metà dei propri rifiuti si riduce la CO2 e i gas inquinanti emessi in atmosfera di 150/200 chili all’anno.
Ricicla gli occhiali
Sapevi che puoi riciclare i tuoi occhiali e donarli a chi ne ha più bisogno? Le lenti e le montature degli occhiali sono prodotti molto costosi che spesso vengono sostituiti prima del tempo, quando potrebbero essere ancora molto utili a qualcun altro, soprattutto a chi non può permettersi una spesa di questo genere. Il Centro Italiano Lions per la Raccolta degli Occhiali Usati si occupa da più di 15 anni della raccolta degli occhiali e della loro ridistribuzione. Trovi tutte le informazioni sul sito www.raccoltaocchiali.org.
Limita l’uso dell’auto e scegli trasporti alternativi.
L’inquinamento delle auto è da tempo un problema largamente affrontato quando si parla di impatto ambientale, al quale da molti anni si cerca una soluzione attraverso la sperimentazione di energie alternative e rinnovabili. Rimane ancora oggi un argomento portante nella battaglia al cambiamento climatico e i frequenti blocchi del traffico nelle città lo dimostrano. I carburanti alternativi non sono ancora diffusi a tal punto da incidere drasticamente sulle emissioni di CO2 e secondo le previsioni, non lo saranno ancora per molti anni. Per questo motivo bisogna agire singolarmente limitando l’uso dell’automobile allo stretto necessario: prediligere l’autobus, che da solo può trasportare lo stesso numero di persone di circa 70 automobili, o scegliere il treno per viaggi più lunghi sono sempre ottime opzioni, mentre biciclette e monopattini elettrici sono da preferire per gli spostamenti in città. Proprio nelle città più grandi si stanno diffondendo i servizi di carsharing che permettono di limitare la presenza delle auto attraverso brevi noleggi a seconda delle proprie esigenze, mentre sono da anni attive e largamente utilizzate le app di carpooling, come BlaBlaCar, per condividere i viaggi, risparmiare e fare nuove conoscenze.
Acquista prodotti per l’igiene e per la casa ecologici e senza imballi in plastica.
Si sta diffondendo anche nei supermercati delle nostre città la possibilità di acquistare detersivi alla spina e quindi di utilizzare un solo contenitore da riempire più volte. In questo modo si riducono drasticamente gli imballi e i bottiglioni in plastica presenti nelle nostre case, da smaltire.
Discorso simile può essere applicato ai prodotti per l’igiene personale e la cosmesi: meglio le saponette che i saponi liquidi, meglio detergenti e cosmetici eco-bio rispetto a prodotti più economici ma di bassa qualità e colmi di sostanze chimiche e tossiche.
Un altro prodotto che possiamo far rientrare nell’ambito dell’igiene personale è il pannolino usa e getta per i bambini che produce il 15% di rifiuti non riciclabili, senza considerare l’imballo in plastica. Oltre al dispendio economico, i pannolini usa e getta danneggiano l’ambiente e in molti casi irritano la pelle, mentre la scelta di utilizzare i pannolini in stoffa lavabili e riusabili può rivelarsi vincente, sia in termini economici, sia in termini di impatto ambientale.
Limita la temperatura casalinga e chiudi le valvole quando non sei in casa.
Non esagerare con la temperatura all’interno delle case è il primo passo per limitare il proprio impatto sull’ambiente. Per quanto riguarda il riscaldamento, il consiglio è di non superare i 19°C/20°C, sostituendo i vecchi infissi con doppi vetri o rivestendoli con materiali isolanti per migliorare l’efficienza energetica (e risparmiare).
Nel caso dei condizionatori è bene ricordare che un piccolo impianto può produrre fino al 40% delle emissioni domestiche di CO2 e che per abbassare la temperatura di un grado l’energia necessaria è fino a quattro volte superiore a quella che serve per alzarla di un grado. Si tratta purtroppo di un circolo vizioso che dovremmo tenere bene a mente: il surriscaldamento globale e quindi il clima più caldo ci inducono a usare maggiormente i condizionatori, i quali però fanno salire i livelli di CO2 ed emettono calore all’esterno. Sopportare un po’ di più il caldo sembra dunque, per quanto poco tecnologica, l’unica via percorribile per contenere il proprio impatto ambientale.
Diffondi le buone abitudini e parlane con amici e parenti.
Dai l’esempio a chi ti sta intorno e spiega l’importanza di ogni singola azione personale e del suo impatto sull’ambiente. Il consiglio di una persona cara vale sicuramente più di qualsiasi articolo di giornale o approfondimento sul web.
La missione è importante, serve il contributo di tutti.
Daniele Pilato
Greenflea è il mercatino dell’usato digitale che pianta alberi. Il nostro scopo è quello di creare una comunità responsabile di persone che scambiano, cedono o vendono oggetti di seconda mano per ridurre l’impronta ambientale di ciascuno di noi, rinsaldare la solidarietà delle comunità locali e risparmiare su costi inutili.
Disponibile sull'App Store e in Google Play
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e inizia a piantare alberi.
Il cambiamento climatico è ormai sotto gli occhi di tutti e grazie a Greta Thunberg e altri attivisti, i riflettori si sono accesi su questa preoccupante tematica e l’allarme è scattato in tutto il mondo: non si contano le idee e le iniziative, soprattutto giovanili, che mirano a contrastare l’inquinamento, a ridurre gli sprechi e a ottimizzare le risorse. D’altro canto, sembrano invece scarseggiare proposte concrete da parte dei governi e delle istituzioni mondiali, come se il problema non fosse mai in cima all’agenda politica. Azioni di più ampia portata che puntino a un vero cambiamento globale sono diventate necessarie e urgenti; senza di esse sarà molto complicato invertire la rotta.
Non si pensi però che la responsabilità sia solo di chi governa: ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte nella riduzione dell’impatto ambientale di ogni singola azione quotidiana; non è più tempo di delegare ad altri la cura del pianeta.
Per aiutarvi a raggiungere questo obiettivo, abbiamo deciso di stilare una lista di piccole accortezze e piccoli impegni che possono fare la differenza.
Piccoli gesti per salvare il mondo.
Abbi cura dei beni comuni e del verde pubblico.
Ci sono piccole azioni che purtroppo sono entrate da decenni tra le nostre cattive abitudini quotidiane: gettare i mozziconi delle sigarette, le gomme da masticare o altri rifiuti a terra o nei tombini, per esempio, ha un impatto ambientale devastante. Un mozzicone di sigaretta impiega da 6 mesi fino a 12 anni per decomporsi in natura mentre un chewing-gum più di 5 anni. I numeri diventano ancora più allarmanti se prendiamo a esempio una lattina in alluminio lasciata su una panchina, 100 anni, o un sacchetto in plastica non biodegradabile abbandonato a bordo strada, più di 400 anni. Oltre ai danni che queste apparentemente innocue azioni arrecano all’ambiente, bisogna anche considerare quanto un rifiuto gettato a terra o una scritta su un muro possano condizionare la bellezza e l’ordine delle nostre città e di conseguenza il benessere dei cittadini. Rispettare il bene comune è positivo per sé stessi e per gli altri, così come avere cura del verde pubblico, tenendo puliti giardini e parchi come fossero casa propria.
Fai la raccolta differenziata e smaltisci i rifiuti speciali in modo corretto.
Potrebbe sembrare banale ribadire l’importanza della raccolta differenziata ma purtroppo così non è. Ancora molte zone del nostro Paese e quartieri di grandi città non sono organizzate per la raccolta differenziata e le cronache dei telegiornali ci raccontano di situazioni di accumulo di rifiuti e difficoltà da parte delle amministrazioni comunali nella gestione dello smaltimento. Ma anche in questo caso la responsabilità è principalmente nelle mani dei cittadini che sono chiamati ad applicare la giusta attenzione nella separazione puntuale e corretta dei propri rifiuti o a riciclare in casa quanto possibile. Per aiutarci in questa importante missione, vi consigliamo una app a dir poco fondamentale: Junker permette di capire come differenziare i rifiuti secondo le regole della propria città o del proprio quartiere attraverso un veloce scan del codice a barre dell’imballo da smaltire.
Inoltre, è necessario smaltire i rifiuti speciali nel modo giusto: le pile negli appositi contenitori presenti nei centri commerciali (una batteria non smaltita correttamente impiega 200 anni a decomporsi), i medicinali scaduti presso le farmacie, gli olii esausti e tutto ciò che non è differenziabile all’interno delle abitazioni presso le oasi ecologiche delle nostre città (qui un elenco).
Secondo le stime di Legambiente riciclando la metà dei propri rifiuti si riduce la CO2 e i gas inquinanti emessi in atmosfera di 150/200 chili all’anno.
Ricicla gli occhiali
Sapevi che puoi riciclare i tuoi occhiali e donarli a chi ne ha più bisogno? Le lenti e le montature degli occhiali sono prodotti molto costosi che spesso vengono sostituiti prima del tempo, quando potrebbero essere ancora molto utili a qualcun altro, soprattutto a chi non può permettersi una spesa di questo genere. Il Centro Italiano Lions per la Raccolta degli Occhiali Usati si occupa da più di 15 anni della raccolta degli occhiali e della loro ridistribuzione. Trovi tutte le informazioni sul sito www.raccoltaocchiali.org.
Limita l’uso dell’auto e scegli trasporti alternativi.
L’inquinamento delle auto è da tempo un problema largamente affrontato quando si parla di impatto ambientale, al quale da molti anni si cerca una soluzione attraverso la sperimentazione di energie alternative e rinnovabili. Rimane ancora oggi un argomento portante nella battaglia al cambiamento climatico e i frequenti blocchi del traffico nelle città lo dimostrano. I carburanti alternativi non sono ancora diffusi a tal punto da incidere drasticamente sulle emissioni di CO2 e secondo le previsioni, non lo saranno ancora per molti anni. Per questo motivo bisogna agire singolarmente limitando l’uso dell’automobile allo stretto necessario: prediligere l’autobus, che da solo può trasportare lo stesso numero di persone di circa 70 automobili, o scegliere il treno per viaggi più lunghi sono sempre ottime opzioni, mentre biciclette e monopattini elettrici sono da preferire per gli spostamenti in città. Proprio nelle città più grandi si stanno diffondendo i servizi di carsharing che permettono di limitare la presenza delle auto attraverso brevi noleggi a seconda delle proprie esigenze, mentre sono da anni attive e largamente utilizzate le app di carpooling, come BlaBlaCar, per condividere i viaggi, risparmiare e fare nuove conoscenze.
Acquista prodotti per l’igiene e per la casa ecologici e senza imballi in plastica.
Si sta diffondendo anche nei supermercati delle nostre città la possibilità di acquistare detersivi alla spina e quindi di utilizzare un solo contenitore da riempire più volte. In questo modo si riducono drasticamente gli imballi e i bottiglioni in plastica presenti nelle nostre case, da smaltire.
Discorso simile può essere applicato ai prodotti per l’igiene personale e la cosmesi: meglio le saponette che i saponi liquidi, meglio detergenti e cosmetici eco-bio rispetto a prodotti più economici ma di bassa qualità e colmi di sostanze chimiche e tossiche.
Un altro prodotto che possiamo far rientrare nell’ambito dell’igiene personale è il pannolino usa e getta per i bambini che produce il 15% di rifiuti non riciclabili, senza considerare l’imballo in plastica. Oltre al dispendio economico, i pannolini usa e getta danneggiano l’ambiente e in molti casi irritano la pelle, mentre la scelta di utilizzare i pannolini in stoffa lavabili e riusabili può rivelarsi vincente, sia in termini economici, sia in termini di impatto ambientale.
Limita la temperatura casalinga e chiudi le valvole quando non sei in casa.
Non esagerare con la temperatura all’interno delle case è il primo passo per limitare il proprio impatto sull’ambiente. Per quanto riguarda il riscaldamento, il consiglio è di non superare i 19°C/20°C, sostituendo i vecchi infissi con doppi vetri o rivestendoli con materiali isolanti per migliorare l’efficienza energetica (e risparmiare).
Nel caso dei condizionatori è bene ricordare che un piccolo impianto può produrre fino al 40% delle emissioni domestiche di CO2 e che per abbassare la temperatura di un grado l’energia necessaria è fino a quattro volte superiore a quella che serve per alzarla di un grado. Si tratta purtroppo di un circolo vizioso che dovremmo tenere bene a mente: il surriscaldamento globale e quindi il clima più caldo ci inducono a usare maggiormente i condizionatori, i quali però fanno salire i livelli di CO2 ed emettono calore all’esterno. Sopportare un po’ di più il caldo sembra dunque, per quanto poco tecnologica, l’unica via percorribile per contenere il proprio impatto ambientale.
Diffondi le buone abitudini e parlane con amici e parenti.
Dai l’esempio a chi ti sta intorno e spiega l’importanza di ogni singola azione personale e del suo impatto sull’ambiente. Il consiglio di una persona cara vale sicuramente più di qualsiasi articolo di giornale o approfondimento sul web.
La missione è importante, serve il contributo di tutti.
Daniele Pilato
Greenflea è il mercatino dell’usato digitale che pianta alberi. Il nostro scopo è quello di creare una comunità responsabile di persone che scambiano, cedono o vendono oggetti di seconda mano per ridurre l’impronta ambientale di ciascuno di noi, rinsaldare la solidarietà delle comunità locali e risparmiare su costi inutili.