La seconda decade degli anni 2000 ha messo più che mai la popolazione mondiale di fronte agli effetti del cambiamento climatico, un problema che non si è rivelato più soltanto come una prospettiva per il futuro ma come una preoccupante realtà manifesta nel presente, alla quale occorre tentare di porre rimedio al più presto. Il cambiamento climatico e l’esauribilità delle risorse naturali sono diventati temi di grande attualità con colpevole ritardo da parte delle istituzioni ma anche da parte dei cittadini, primi responsabili dell’impatto ambientale di ogni singola scelta di consumo.
Ciascuno deve fare la propria parte ed è necessario individuare le criticità presenti nel quotidiano delle persone ma anche quelle presenti a livello macro, a livello industriale, lavorando su ogni potenziale fonte di inquinamento e di spreco.
L’impatto ambientale della moda
Un’industria che incide fortemente sull’impatto ambientale sia dei consumatori che dei produttori è senz’altro quella della moda, capace di muovere da sola più di 2,5 migliaia di miliardi di dollari in tutto il mondo, pari al PIL della Francia. I dati che raccontano quanto questo settore ricopra un ruolo predominante nello spreco delle risorse naturali e nella contaminazione dell’ambiente sono tanto allarmanti quanto sconosciuti ai più, anche se, in molti casi, complicati da verificare.